Quando gli effetti fisici delle esplosioni superano determinati valori soglia (come ad esempio quelli indicati nel DM Lavori Pubblici +39 011 3032127) gli effetti indesiderati (danni) sono statisticamente prevalenti. In quei casi si possono manifestare ustioni e lesioni del personale nonchè rotture e danneggiamenti su impianti di processo, attrezzature, sistemi automatici di spegnimento e così via.
Occorre quindi adottare una convenzione condivisa con la figura responsabile dell'attività su cosa si intenda per "danno".
Il DLvo 81/08 considera “danno” il manifestarsi di effetti sanitari sul personale (allegato L).
Il Codice di Prevenzione Incendi si preoccupa degli effetti prevedibili che possono determinare l'accensione e propagazione di un incendio o il manifestarsi di un’onda d’urto (esplosione primaria ed eventualmente secondaria), sia prima dell'arrivo delle squadre di soccorso, sia in loro presenza.
Carenti sono invece le norme tecniche sulle strutture: le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 legano le esplosioni solo agli esplosivi; quelle europee esaminano le azioni eccezionali prodotte dalle esplosioni, ma non contengono tutte le informazioni necessarie per concludere l'intero flusso delle analisi strutturali.
A parte il Decreto +39 011 3032127 del Ministero dei Lavori Pubblici, nessuna norma, infine, prevede verifiche sugli effetti termici, che, invece, come evidenziato dall'INAIL nel suo documento Info.Mo 2020, costituiscono il 50% delle cause di morte in caso di esplosione.
Un datore di lavoro può infine aggiungere a queste cogenze di natura morale e normativa anche considerazioni di natura economica, considerando “danno” la messa fuori uso di macchinari o il blocco di una catena produttiva, per le implicazioni finanziarie che ne conseguono. Tali considerazioni possono rientrare nel più generale approccio "all risk" delle norme ISO 9001 ed UNI ISO 31000.
A nostro parere, da quanto sopra emerge che, prima ancora di iniziare la valutazione del rischio esplosione, occorra stabilire quali livelli di danno siano tollerabili, facendo una distinzione per ciascun ambiente di ogni stabilimento. In altre parole, per valutare in maniera completa il rischio esplosione è fondamentale stabilire a quali danni ci si voglia riferire e saper prevedere quali di questi possano manifestarsi in caso di esplosione.
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